Il progetto Artemis prevede il ritrovamento, la documentazione, la tutela e la segnalazione di nuovi siti variegati ed in relazione con la cultura, l’ambiente, il territorio… La tutela sarà peraltro affrontata anche presso siti già pienamente conosciuti, attraverso manodopera in scavi, restauri, ricognizioni…
Questa potrà suddividersi in distretti che momentaneamente prevedo i comuni di Castellaneta (come punto nevralgico), Laterza e Ginosa in relazione con l’agro Tarantino e quello Materano;
ha in dotazione un Blog (come il qui presente), oppure in futuro potrà munirsi di un vero e proprio sito o qualsiasi spazio web; tratterà dispense, resoconti di ricerca, fanzine informative, convegni, incontri, mostre ecc…
Potrà peraltro affrontare incontri, lezioni e visite guidate per le scolaresche, trattando per esse non solo un discorso per una più ampia veduta culturale, ma anche per un istintivo trapelare di rispetto e onore verso l’ambiente ed il territorio, la loro storia ed il nostro presente.
Il tutto, proprio come uno sguardo di Artemide, la divinità che osserva gli esiti della forza vitale, colei che accompagna e gestisce la genesi e la sorte di ogni entità naturale.
N.B.: momentaneamente esigiamo la presenza di personalità che siano al di fuori dell’ambito archeologico (escluso per il comune di Laterza), quali laureandi, vale a dire, futuri storici dell’arte, botanici, antropologi, architetti, storici…
(gr. Ártemis-idos), dea greca, figlia di Zeus e di Leto, sorella di Apollo, del quale costituisce in un certo senso la complementarità, espressa nella duplice relazione di fratellanza e di opposizione. Come Apollo è “solare”, A. è “lunare”; l'uno agisce nella luce, nella città, nell'ordine di Zeus, mentre l'altra agisce nelle tenebre, nella selva, al di fuori dell'ordine civico (o di Zeus). Così si spiega il suo carattere di donna che non sarà sposa, di regina della notte che a volte la fa assimilare alla regina degli Inferi, di selvaggia cacciatrice che abita nel bosco dialetticamente contrapposto alla città, di protettrice di streghe e di culti notturni, di quel mondo, cioè, che sembra sottratto all'impero di Zeus. Ad Apollo la collegano anche i riti di passaggio d'età, in cui A. rappresenta il momento dell'adolescenza, mentre Apollo raffigura il giovane già iniziato all'età adulta. La figura di A. deriva alla Grecia da una più antica concezione di “signora degli animali”, essere precosmico e primordiale, protettrice dei cacciatori e cacciatrice essa stessa. Il mondo della “signora degli animali”, popolato di ninfe e di altri esseri silvani, è quello che precede il vivere civile in città. È il mondo da cui nasce la città. Così A. aiuta a nascere gli uomini (era protettrice dei parti) e li aiuta a rinascere nella condizione di adulti. I Romani assimilarono A. con la loro dea Diana.

Nell'età più arcaica è spesso raffigurata con le ali, in atto di stringere per le zampe animali reali o fantastici. In seguito prevale l'iconografia della dea cacciatrice con lungo chitone, capelli sciolti, arco e faretra. Spesso la dea è raffigurata insieme al fratello Apollo. Nei grandi fregi scultorei del Tesoro dei Sifni a Delfi, del Partenone e dell'Altare di Pergamo, A. combatte contro i Giganti a fianco degli altri dei. In età ellenistica è raffigurata con un corto chitone in atto di cacciare, accompagnata da vari animali (Artemide di Versailles, Parigi, Louvre). Questa tipologia continua nelle raffigurazioni di età romana. Un particolare aspetto iconografico è rappresentato dall'A. dell'Artemísion di Efeso , di età ellenistica (Napoli, Museo Archeologico Nazionale): la dea ha una torre sul capo, col nimbo ornato di grifi, una larga collana sotto la quale si dispongono numerose file di mammelle (ora meglio interpretate come testicoli taurini), un chitone che si stringe verso il fondo decorato a rilievi raffiguranti fiori, frutta, animali reali e fantastici.”
Da Gedea, enciclopedia deagostini, 1995
Perché Àrtemis quindi:
- Dea del mistero (l’oscurità e la confusione del mistero; archeologia come mistero)
- Dea della “maieutica” (aiuta a partorire; come Socrate aiutava a partorire la conoscenza)
- Dea della crescita e della sorte (crescita culturale, turistica, conoscitiva….)
- Dea signora degli animali (essere precosmico e primordiale)
- Dea della caccia (la cacciatrice notturna: la caccia nel mistero, nuove scoperte, segnalazioni)